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Durs Grünbein

Durs Grünbein è nato a Dresda nel 1962, vive tra Berlino e Roma. Dopo il declino dell’impero sovietico, ha iniziato a viaggiare per tutta Europa, Asia del Sud e Stati Uniti. Dal 2005 è professore di poetica ed estetica alla Kunstakademie Dusseldorf. È membro di diverse Accademie tedesche e dal 2009 membro per merito dell’Ordine per le Scienze e le Arti in Germania. Ha pubblicato quattordici raccolte di poesie, un diario, tre libri di saggi; ha tradotto Eschilo, Seneca e Giovenale. Ha ricevuto i maggiori premi letterari Internazionali, inclusi i premi “Georg Buchner”, “Friedrich Nietzsche”, “Friedrich Holderlin”, “Pier Paolo Pasolini” in Italia, “Tomas Transtomer” in Svezia, e l’European Freedom per la poesia in Polonia. La sua poesia è stata ampiamente apprezzata e acclamata e tradotta in molte lingue. Le traduzioni italiane, a cura di Anna Maria Carpi, sono pubblicate da Einaudi: “A metà partita” (1999), “Il primo anno” (2004), “Della neve” (2005), “Strofe per dopodomani” (2011).

Milo De Angelis

Milo De Angelis è nato nel 1951 a Milano, dove insegna in un carcere di massima sicurezza. Ha pubblicato “Somiglianze” (Guanda, 1976); “Millimetri” (Einaudi, 1983); “Terra del viso” (Mondadori, 1985); “Distante un padre” (Mondadori, 1989); “Biografia sommaria” (Mondadori, 1999); “Tema dell’addio” (Mondadori, 2005), “Quell’andarsene nel buio dei cortili” (Mondadori, 2010). Ha scritto un racconto fiabesco (“La corsa dei mantelli”, Guanda, 1979, ristampato da Marcos y Marcos nel 2011) e un volume di saggi (“Poesia e destino”, Cappelli, 1982). Ha tradotto dal francese e dalle lingue classiche: Racine, Baudelaire, Blanchot, Eschilo, Lucrezio, Antologia Palatina. Nel 2008, presso La Vita Felice, è uscito “Colloqui sulla poesia”, dove appaiono le sue principali interviste, a cura di I. Vincentini. Nello stesso anno viene pubblicato un volume che raccoglie tutta la sua opera in versi (“Poesie”, Oscar Mondadori, a cura di E. Affinati).

Cesare Malfatti

Cesare Malfatti nasce a Milano il 25/11/1964. Dopo 17 esami di Ingegneria elettronica presso il Politecnico di Milano e il Centro di Sonologia Computazionale di Padova abbandona gli studi per dedicarsi completamente alla musica. Dal 1986 al 1988 è chitarrista dei Weimar Gesang. Dal 1989 al 1992 è chitarrista degli Afterhours e suona con loro anche a New York e Berlino. Nel 1993 apre lo studio midi presso il Jungle Sound Station Milano e inizia a collaborare con numerosi artisti tra cui Dj Graff, Otr, Casinò Royale, Ritmo Tribale, Out of Body Experience; fa nascere il progetto La Crus con Mauro Ermanno Giovanardi e Alessandro Cremonesi. Ha pubblicato molti album con La Crus: “La Crus” (1995, Premio Tenco), “Dentro me” (1997), “Dietro la curva del cuore” (1999, PIM di Musica di Repubblica), “Crocevia” (2001, Premio Tenco), “Ogni cosa che vedo” (2003), “Infinite possibilità” (2005), “lo non credevo che questa sera” (2008). Altri progetti paralleli sono The Dining Rooms, distribuiti in Nord America, Germania e Giappone; Noorda con Gionata Bettini; Sem’bro con Stefano Ghittoni e Dodo NKishi; S (Mouse on mars). Nel 2011 partecipa con Mauro Ermanno Giovanardi al festival di Sanremo con il brano “lo confesso”. Album da solista sono “Due anni dopo” (2013) e “Una mia distrazione” (2014).

Massimo Raffaeli

Massimo Raffaeli scrive da decenni di critica letteraria su quotidiani e riviste, collabora ai programmi di Radio3 Rai e della Radio Svizzera italiana. Ha curato testi di autori italiani e ha tradotto dal francese. Parte della sua produzione è raccolta in diversi volumi, fra cui “Novecento italiano” (Luca Sossella editore 2001), “Bande à part. Scritti per «Alias»” (Gaffi editore 2011, Premio “Brancati”), “I fascisti di sinistra e altri scritti sulla prosa” (Aragno 2014).

Cristina Babino

Cristina Babino è nata ad Ancona nel 1976. Vive nel sud della Francia. Tra le sue pubblicazioni: “La donna d’oro” (peQuod, 2008), la monografia critica “La Ferita. Opere di Walter Angelici 1994 – 2009″ (La Via Lattea, 2010) e la cura e traduzione del volume “Pastorali“, del poeta americano John Taggart (Vydia, 2013, premio Achille Marazza 2014 per la traduzione poetica sezione giovani), autore per il quale ha tradotto anche la plaquette “Car Museum” (Ed. L’Arca Felice, 2012). Ha curato il volume collettaneo “Femminile plurale. Le donne scrivono le Marche” (Vydia, 2014). Ha collaborato con testi critici e recensioni a riviste letterarie quali “Poesia”, “Le voci della luna”, “Stilos”. Suoi testi poetici sono inclusi, tra l’altro, nelle collettanee “Nodo Sottile 5″ (Le Lettere, 2007), “Registro di Poesia #4″ (D’If, 2011), “Poetry of the World/6″ (Università di Coimbra, Portogallo, 2010), nelle riviste “Aesthetica” (UK), “Trivio”, “Nostro Lunedì” e in numerose altre antologie e periodici letterari italiani e stranieri.

Angelo Guglielmi

Scrittore, critico e dirigente televisivo, Angelo Guglielmi è tra i fondatori del collettivo letterario neoavanguardista Gruppo 63, con Umberto Eco e Edoardo Sanguineti. Si è occupato di televisione, di cinema e di cultura. Come critico letterario ha occupato le pagine de «L’Espresso» per diversi anni ed ora continua a scrivere per «La Stampa» e «l’Unità», curando un blog per «Il Fatto Quotidiano». Giornalista militante, come a lui stesso piace definirsi, si è occupato di politica, anche attivamente, in qualità di assessore alla cultura, nella città di Bologna, sotto l’amministrazione Cofferati. Tra le sue numerose e sferzanti pubblicazioni ricordiamo: “Avanguardia e sperimentalismo” (1964), “Vero e falso” (1968), “La letteratura del risparmio” (1973), “Critica e teoria” con Renato Barilli (1976), “Carta stampata” (1978), “Trent’anni di intolleranza (mia)” (1995). Ha inoltre curato le raccolte “Vent’anni d’impazienza: antologia della narrativa italiana dal ’46 ad oggi” (1965), “Il piacere della letteratura: prosa italiana dagli anni ’70 a oggi (1981)” e “Gruppo 63” con Nanni Balestrini, Renato Barilli e Alfredo Giuliani (2013). Per la tv e la Rai ha scritto alcuni libri a quattro mani con Stefano Balassone, tra cui “Rai-TV: l’autarchia impossibile” (1983). Per Bompiani ha pubblicato i saggi “Il romanzo e la realtà” (2010) e “Cinema televisione cinema” (2014).

Enrico Ghezzi

Enrico Ghezzi, laureato in Filosofia morale, è diventato critico cinematografico e autore tv. Tra i suoi programmi “Blob”. Nel 1978 diventato da poco insegnante di Filosofia vince il concorso di programmista-regista per la Terza Rete Rai a Genova, dove realizza programmi radiofonici e televisivi. Si trasferisce poi a Roma e lì si occupa per sette anni della programmazione cinematografica di Rai Tre. Dal 1987 si occupa del palinsesto della Rai Tre con Angelo Guglielmi dando vita a programmi come “Blob”, «un quotidiano che ogni giorno dà il senso della giornata mettendo insieme spezzoni di tv», “Fuori Orario” e “Schegge”. Scrive per «il Manifesto» e «il Corriere della Sera». Nel 1994 ha curato per Bompiani un numero della rivista «Panta» dedicato al cinema. Come regista ha realizzato il cortometraggio “Gelosi e tranquilli” e molti programmi TV. Ultimo libro: “Non uccidere, dialogo tra un filosofo e un critico cinematografico”, scritto con Massimo Donà (Alboversorio, 2008).

Andrea Cortellessa

Andrea Cortellessa è nato a Roma nel 1968. Insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università di Roma Tre. Fra i suoi libri “Le notti chiare erano tutte un’alba. Antologia di poeti italiani nella prima guerra mondiale” (Bruno Mondadori 1998), “Ungaretti” (Einaudi 2000), “La fisica del senso. Saggi e interventi su poeti italiani dal 1940 a oggi” (Fazi 2006), “Libri segreti. Autori-critici nel Novecento italiano” (Le Lettere 2008), “Scuole segrete. Il Novecento italiano e Tommaso Landolfi” (Aragno 2009) e, con Marco Belpoliti, “Da una tregua all’altra. Auschwitz-Torino sessant’anni dopo” (Chiarelettere 2010). Con Luca Archibugi, nel 2010 ha realizzato per RaiCinema il documentario “Senza scrittori” (01 distribution 2011). Per Bompiani, Adelphi, Garzanti e Feltrinelli ha curato testi di Giorgio de Chirico, Giorgio Manganelli, Elio Pagliarani, Giovanni Raboni e Luigi Di Ruscio (insieme ad Angelo Ferracuti i “Romanzi” nel 2014). Per L’orma editore di Roma dirige la collana di testi italiani contemporanei “fuoriformato” (che dal 2006 al 2012 è stata edita da Le Lettere per trentuno titoli complessivi). Nella nuova serie ha curato nel 2013 un’edizione “Col senno di poi” del “Romanzo sperimentale del Gruppo 63” (originariamente a cura di Nanni Balestrini) e nel 2014 “Una profonda invidia per la musica di Giorgio Manganelli («Invenzioni a due voci con Paolo Terni»)” e “La terra della prosa. Narratori italiani degli anni Zero (1999-2014)”. Collabora a «doppiozero», «Tuttolibri» e ad altre testate. È nella redazione delle riviste «alfabeta2», «il verri» e collabora ai programmi culturali di RAI-Radio Tre.

Flavia Mastrella e Antonio Rezza

Flavia Mastrella e Antonio Rezza sono uniti da un esatto ventennio nella produzione di performance teatrali, film a corto e lungo respiro, trasmissioni televisive, performance e set migratori. Mastrella, fornita di una fantasia plastica, espone negli anni sculture, video-sculture e fotografie in Italia e all’estero. Una sua opera fa parte della collezione permanente della Certosa di San Lorenzo a Padula all’interno della mostra Le opere e i giorni, curata da Achille Bonito Oliva. Il PAN di Napoli ha recentemente ospitato l’installazione “Boe alla deriva”, mentre nel 2008 si è tenuta a Roma l’esposizione dell’habitat di Autopatia. Rezza, performer con il fiato rotto, muove da un’esperienza linguistica anti-narrativa, approdata a quattro libri pubblicati da Bompiani di cui l’ultimo, “Credo in un solo oblio”, ha vinto il Premio “Feronia” nel 2008. Insieme hanno partecipato più volte al festival del Cinema di Venezia, hanno vinto il Premio “Alinovi” per l’arte interdisciplinare nel 2008 e stanno tentando l’espatrio dal 2002. Nel gennaio del 2010 hanno presentato, a Madrid e a Palencia, “Pitecus” in lingua spagnola. Nel giugno del 2011 presentano “7-14-21-28” al Théâtre de la Ville di Parigi all’interno del Festival Face à Face.

Semicerchio

Semicerchio è una rivista di poesia comparata, diretta da Francesco Stella. Fondata a Firenze nel 1985 da un gruppo di scrittori e di universitari, si interessa di poesia dall’antichità al contemporaneo, con attenzione particolare al quadro internazionale e ai rapporti interculturali, alla critica tematica, alla canzone d’autore e alla letteratura d’immigrazione. Si compone di una parte dedicata a un tema antropologico o culturale, talora collegato a temi di attualità sociale, esplorato nella sua storia poetica attraverso ricerche specialistiche e antologie di testi, una sezione di saggi miscellanei, una serie di testi inediti italiani e stranieri, e una vasta rubrica di recensioni di libri recenti da ogni parte del mondo, compresa la poesia classica e medievale, la canzone rock e le poesie araba, africana, iranica, lituana, greca, indiana, coreana, cinese. Vi hanno pubblicato premi Nobel e Pulitzer di ogni parte del mondo come autori esordienti: vd. il sito www.unisi.it/semicerchio, il più antico fra quelli di rivistte letterarie italiane. A fianco dell’attività editoriale Semicerchio realizza dal 1989 un intensa serie di iniziative pubbliche, convegni, letture, dibattiti associate a iniziative di ricerca in collaborazione con enti, fondazioni e università italiane ed estere (elenco sul sito). Fra questi la Scuola di scrittura creativa in collaborazione col Comune di Firenze.

Francesco Stella

Francesco Stella insegna Letteratura latina medievale all’Univ. di Siena, dove dirige il Centro di Studi Comparati “I Deug-Su” e un Master in Edizione digitale. Si interessa di poesia ed epistolografia latina, filologia digitale, interculturalità e teoria letteraria, e ha tenuto lezioni e seminari in università di tutta Europa e negli USA. Ha fondato e dirige Semicerchio. Rivista di poesia comparata (premio per la traduzione del Ministero dei Beni Culturali 2003), e coordina progetti di ricerca italiani ed internazionali

Fabio Zinelli

Nato a Parma il 18 agosto del 1965, Fabio Zinelli si laurea in Letteratura italiana a Firenze, con una tesi di dottorato in filologia romanza. Dal 1995 al 2005 è “Ingénieur de recherche” presso l’Istituto di Ricerca e Storia di Textes. Dal 2005 al 2008 è ricercatore all’Università per Stranieri di Siena, dove è membro della Scuola di Dottorato europea in Filologia Romanza. Dal settembre 2008 è Direttore di studi in Filologia romanza all’EPHE (Parigi) e Membro del Comitato Scientifico della Fondazione Ezio Franceschini (Firenze). Fa parte del comitato di redazione della rivista «Medioevo Romanzo» e della rivista di letteratura comparata «Semicerchio» (Firenze, Le Lettere). Nelle sue ultime pubblicazioni si è interessato di poesia trobadorica e dialettologia francese medievale.

Vito M. Bonito

Vito M. Bonito ha pubblicatoLuce eterna (Galerie Bordas Venezia, 2012), Fioritura del sangue (Perrone, 2010), Sidereus Nuncius (Grafiche Fioroni, 2009),La vita inferiore (Donzelli, 2004), Campo degli orfani (Book, 2000), A distanza di neve (Book, 1997). È presente in Parola Plurale. Sessantaquattro poeti italiani fra due secoli (Sossella, 2005) e in Poesia contemporanea. Quinto quaderno italiano, a cura di Franco Buffoni (Crocetti, 1996). In ambito critico sono usciti i volumi Le parole e le ore. Gli orologi barocchi: antologia poetica del Seicento, (Sellerio, 1996); L’occhio del tempo. L’orologio barocco tra letteratura, scienza ed emblematica (Clueb, 1995); Il gelo e lo sguardo. La poesia di Cosimo Ortesta e Valerio Magrelli (Clueb, 1996); Il canto della crisalide. Poesia e orfanità (Clueb, 1999); Pascoli, (Liguori, 2007). È tra gli autori dell’antologia Poesia del Novecento italiano (vol. II), a cura di N. Lorenzini (Carocci, 2002). Ha curato i volumi di saggi Età dell’inumano (Carocci, 2005) e Finisterrae. Scritture dal confine (Carocci, 2007). Ha scritto inoltre saggi su Montale, Beckett, Artaud, De Signoribus, Aristakisjan.

Franca Grisoni

Franca Grisoni è nata nel 1945 a Sirmione (BS), città in cui vive. Scrive per «Il Giornale di Brescia» e per varie riviste. È unanimemente considerata tra le massime voci della poesia italiana. Ha esordito con la raccolta in dialetto sirmionese “La Böba” (San Marco Dei Giustiniani, Genova 1986, Premio “Bagutta”). Seguono: “El so che té se te” (Pananti, 1986, Premio “Empoli”; “L’Oter” (Einaudi, Torino 1988); “Ura” (Pegaso, 1993); “De chi” (Scheiwiller, Milano 1997, Premio “Viareggio”); “La giardiniera” (Comune di Ancona-Centro Studi Franco Scataglini, Ancona 1998, poi, accresciuta, L’Obliquo, Brescia 2001); “Söl taol” (Pulcinoelefante, Osnago 2002); “L’ala” (Liboà, Dogliani 2005, Premio “Biagio Marin”); “Nel tempo di Mattioli” (L’Obliquo, Brescia 2007); “Passiù” (L’Obliquo, Brescia 2008); “Poesie” (Opera omnia, a cura di P. Carmignani, Morcelliana, Brescia 2009, Premio “Salvo Basso”); “Compagn” (Morcelliana, Brescia 2012); “Medea” (L’Obliquo, Brescia 2012); “L’ös” (L’Obliquo, Brescia 2013).

Franca Mancinelli

Franca Mancinelli (Fano, 1981) ha pubblicato due libri di poesie, “Mala kruna” (Manni, 2007) e “Pasta madre” (Nino Aragno editore, 2013). Un’anticipazione del suo secondo libro di versi è apparsa in “Nuovi poeti italiani 6”, a cura di Giovanna Rosadini (2012) e nel n. 273 di «Poesia» (luglio/agosto 2012). Collabora come critica con «Poesia» e con altre riviste e periodici letterari.

Pierpaolo Pullini

Pierpaolo Pullini (Ancona, 1972) è un operaio del Cantiere navale di Ancona. Ha lavorato nella cantieristica privata dal 1995 al 2002, per poi entrare in Fincantieri. Nel 2004 inizia l’esperienza di sindacalista e dal 2010 è coordinatore Rsu. Nel frattempo si è diplomato e laureato. Interviene sul palco del Poesia festival “La Punta della Lingua” 2011, prima dello spettacolo “Fabbrica” di Ascanio Celestini, per denunciare lo stato di agitazione del suo comparto: l’intervento ispira il regista Gianluca Barbadori, che, dopo l’occupazione del Cantiere condotta dagli operai il 14 ottobre 2011, coinvolge Pullini e alcuni suoi colleghi nello spettacolo teatrale “Mai Domi – Ballata per un cantiere”.

Luigi Di Ruscio

Luigi Di Ruscio (Fermo, 1930 – Oslo, 2011) ha esordito con la raccolta di versi “Non possiamo abituarci a morire” (Schwarz, 1953), prefata da Franco Fortini. La sua produzione poetica prosegue poi con “Le streghe s’arrotano le dentiere” (Marotta, 1966), con la prefazione di Salvatore Quasimodo; “Apprendistati” (Bagaloni, 1978); “Istruzioni per l’uso della repressione” (Savelli, 1980); “Epigramma” (Valore d’uso, 1982); “Enunciati” (Stamperia dell’Arancio, 1993), “Firmum” (Pequod, 1999), “L’ultima raccolta” (Manni, 2002), “Poesie operaie” (Ediesse, 2007). Ha pubblicato anche tre libri di prosa: “Palmiro” (Il lavoro editoriale, 1986, poi Baldini & Castoldi, 1996, ora Ediesse, 2011), “Le mitologie di Mary” (Lietocolle, 2004), “Cristi polverizzati” (Le Lettere, 2009), “La neve nera di Oslo” (Ediesse, 2010), con Angelo Ferracuti “50/80” (Transeuropa, 2010) e “Memorie immaginarie” (Senzapatria, 2011). “Romanzi” di Luigi Di Ruscio (collana Le Comete Feltrinelli, 2014) – raccolta delle prose “Palmiro”, “Cristi polverizzati”, “Neve nera”, e il racconto lungo giovanile “Apprendistato”.

Angelo Ferracuti

Angelo Ferracuti è reporter e scrittore. Ha collaborato con «Diario» e oggi con «il manifesto». Ha pubblicato, fra l’altro, i romanzi: “Norvegia” (Transeuropa 1993), “Attenti al cane” (Guanda 1999), “Nafta” (Guanda 2000), “Un poco di buono” (Rizzoli 2002). E reportage narrativi: “Le risorse umane” (Feltrinelli 2006), “Viaggi da Fermo” (Laterza 2009), “Il mondo in una regione” (Ediesse 2009) e “Il costo della vita” (Einaudi 2013).

Paolo Marzoni

Paolo Marzoni detto Sbrango è nato a Fermo nel 1961. È regista e montatore. Ha montato numerosi concerti live e più di 100 video musicali dei più famosi cantanti italiani: Jovanotti, L. Dalla, V. Rossi, L. Carboni, S. Bersani, L. Pausini, P. Pelù, Litfiba, PFM. Tra questi “Penso Positivo” di Jovanotti per la Regia di A. Lo giudice che è stato il primo video premiato a un European Awards nel 1994 e “L’ombelico del mondo” sempre di A. Lo Giudice (MTV Word del 96). Nel 1998 monta il suo primo film “E allora mambo” di L. Pellegrini prodotto da B. Caschetto per ITC Movie, ne seguiranno svariati e nel 2010 è candidato ai David di Donatello come miglior montaggio con il film “L’uomo che verrà” di G. Diritti. Monta diversi cortometraggi e documentari, il corto “Jody delle giostre” di A. Sforzi vince il David di Donatello come miglior corto nel 2011 e il film-documentario “Il valzer dello zecchino – viaggio in Italia a tre tempi” di V. Palmieri il premio come miglior film al Festival del cinema italiano di Annecy, documentario che ha personalmente prodotto per Maxman Coop di cui segue il lavoro nella sede di Bologna. Il corto “Matilde” di Vito Palmieri che ha prodotto sempre per la Maxman Coop e supervisionato il montaggio è stato selezionato al festival internazionale di Berlino 2013 nella sezione Generation Kplus.

Franco Scataglini

Poeta e pittore, Franco Scataglini (Ancona, 1930 – Numana, 1994) pubblica a vent’anni “Echi”, una raccolta di versi in italiano e, dopo un silenzio altrettanto lungo, nel 1973 pubblica la sua prima raccolta di poesie in dialetto anconitano “E per un frutto piace tutto un orto”, a cui segue, nel 1977, “So’ rimaso la spina”, entrambi per le edizioni Astrogallo, poi, nel 1982, “Carta laniena” (ed. Residenza, Premio “Carducci”). Nel 1987 esce l’autoantologia “Rimario agontano” (ed. Scheiwiller, prefazione di Franco Brevini). Nel 1992 pubblica “La Rosa” (ed. Einaudi, prefazione di Cesare Segre), riscrittura del romanzo medioevale “Le Roman de la Rose”. Nel 1995 esce postumo il poema autobiografico “El sol” (ed. Mondadori). Dal 1977 Scataglini inizia la sua attività pittorica.

Stefano Meldolesi

Stefano Meldolesi si è dedicato dal 1988 all’ideazione e realizzazione di documenti audiovisivi. Il suo lavoro è incentrato sul ritratto: il poeta Franco Scataglini, le donne del carcere di San Vittore a Milano, gli utenti del centro di salute mentale di Ancona, i rifugiati del campo profughi palestinese Bourj el-Barajneh di Beirut, i partigiani nelle Marche durante il secondo conflitto mondiale. Meldolesi sollecita i protagonisti al racconto per far emergere, tra sguardo parola espressione, l’unicità e la qualità del carattere dei suoi interlocutori. Tra i suoi lavori: “Esplumeor” (1995), “Stella vermiglia” (1995), “Non proprio un viaggio un luogo” (1998), “Impronte” (2000), “Chissàchisiamo” (2002), “Sala Marocco” (2002), “Dove le radici” (2004), Ruth Pantanetti” (2004), “Walkiria” (2005), “La parte giusta” (2007).

Alessandra Carloni Carnaroli

Alessandra Carnaroli (13/04/1979, Fano-PU), vive a Piagge (PU). Pubblica nel 2001 “Taglio intimo” (ed. Fara). Nel 2005 la raccolta poetica “Scartata” è finalista al Premio “Delfini”.
Nel 2006 alcune poesie sono pubblicate, con una nota di A. Nove, in “1° non singolo (sette poeti italiani)” (ed. Oèdipus). Nel 2011 pubblica “FemmINIMONDO” (ed. Polimata, con una nota di T. Ottonieri). Nel 2011 partecipa a RicercaBo. La raccolta inedita “Prec’arie” è finalista al Premio “Miosotis” 2011, D’If edizioni. La raccolta “Anna matta 467 membri” è finalista al “Premio Delfini” 2013. Prose e racconti sono pubblicati in diversi siti e riviste (Alfabeta2, Il Verri, Atti Impuri, Nazione Indiana).

Alfonso M. Petrosino

Alfonso Maria Petrosino è nato a Salerno, ha vissuto a Pavia, Torino e Parigi. Ha pubblicato due libri di poesia: “Autostrada del sole in un giorno di eclisse” e “Parole incrociate”. Ha partecipato a diversi poetry slam, vincendone alcuni, tra cui il Campionato italiano di poesia orale, tre volte “Poeti in Lizza” e il “Trieste International Poetry Slam”. Insegna scacchi ai bambini.

Clara Vajthò

Clara Vajthò vive tra Torino e Venezia. Scrive poesie eroticomiche ma anche di amore amoroso e quel che capita. Partecipa a letture di poesia e a Slam, che talvolta vince. È ospite fissa degli MCCS nel loro “Concertino dal Balconcino” a Torino. Ha pubblicato la raccolta “Poesiole doppiosensuali” Graphe.it edizioni, Perugia 2007, da lei anche illustrata. È presente nelle Antologie: “Pink Ink scritture comiche molto femminili” (Zona Editore, Arezzo 2003); “LiberaMente” (Graphe.it Edizioni, Perugia 2006); “Sex a Porter” (Nuoviautori Edizioni, 2006); “Antologia Linfera 2008” (Edizioni Progetto Cultura); “Pollockiana, poeti italiani contemporanei per la nuova pittura americana” (Torino Poesia, 2009). Per l’autunno 2014 è prevista l’uscita di un suo ebook con la Matisklo Edizioni.

Fabrizio Venerandi

Fabrizio Venerandi è nato a Genova nel 1970. Ha pubblicato alcuni libri di poesia (Il trionfo dell’Impiegato, Editrice Zona, 1999; Lavori di bocca, BCE, 2009), di prosa (L’amore è un cavolfiore, Coniglio, 2006; L’ultima avventura del signor Buonaventura, Editrice Zona, 2010), mud e interactive fiction (NeoNecronomicon, 1989; Chi ha ucciso David Crane?, Quintadicopertina, 2010). Fa parte del collettivo poetico “Laboratorio defunto bib(h)icante” e ha partecipato a diversi laboratori di scrittura, tra cui Ricercare ’99. Nel 2010 ha fondato con Maria Cecilia Averame la casa editrice digitale Quintadicopertina. Dal 2011 è docente di Progettazione Ebook presso il Master Editoria dell’Università Cattolica di Milano.

Laura Wihlborg

Laura Wihlborg è una poetessa ed artista svedese. I suoi testi muovono dal quotidiano con umorismo, scoprendone sfaccettature cupe e perturbanti. Nel 2008 ha vinto il poetry slam nazionale svedese e da allora ha calcato numerosi palcoscenici, tra cui i prestigiosi Poetry Parnassus di Londra, Poetry Africa a Durban in Sud Africa e la Harvard University di Boston. Vinta la SLAM!revue del Festival di Letteratura di Berlino nel 2009, l’anno seguente, Laura, in compagnia di altri 8 poeti e musicisti ha portato lo spettacolo Smoke and Mirrors in tour per tutta Europa. Laura Wihlborg è autrice radiofonica e nel 2013-14 ha composto e curato radiodrammi per l’infanzia, interviste e documentari per la prima emittente radiofonica svedese, tra questi spicca un reportage sulla poesia orale nel Sud Africa di oggi.

Sergio Garau

Sergio Garau (Sardegna 1982) dal 2001 prende parte a poetry slam, festival di poesia e videopoesia in 15 paesi tra Europa e Americhe. Dal 2010 scrive ed esegue lo spettacolo collettivo “IO game over” con musicisti, videoartisti e programmatori. Anima laboratori di poesia e performance. Lavora per la rivista Atti Impuri (www.attimpuri.it) e per la LIPS (Lega Italiana Poetry Slam). È uno sparajurij

L’Italia a pezzi

“L’Italia a pezzi” è il primo risultato di una lunga ricerca iniziata nel 2008 dalla rivista Argo e proseguita per cinque anni con un folto gruppo di giovani critici, dalla quale è scaturita una mappatura della produzione poetica neodialettale e post-dialettale dell’ultima fase del Novecento e dei primi anni del Duemila. L’antologia rappresenta un nuovo approdo e un punto di partenza per la poesia e per la letteratura contemporanea in Italia. Questo lavoro colma un vuoto creatosi negli ultimi 15 anni, durante i quali, dopo le approfondite esplorazioni compiute da Franco Brevini, si è registrata una quasi totale mancanza di accoglienza per le voci neodialettali da parte della grande editoria, a fronte di una produzione sempre più ricca e qualitativamente notevole. “L’Italia a pezzi”, a cura di M. Cohen, V. Cuccaroni, G. Nava, R. Renzi, C. Sinicco, è edita da Gwynplaine (coll. Argo, 2014).

Nino De Vita

Nino De Vita è nato a Marsala nel 1950. Alla sua prima raccolta di versi, “Fosse Chiti” (Amadeus 1989), ha fatto seguito una trilogia in dialetto siciliano “Cutusìu” (Mesogea, 2001; Premio Mondello, 2003); “Cùntura” (Mesogea, 2003; Premio Napoli, 2004), “Nnòmura” (Mesogea, 2005; Premio Bartolo Cattafi, 2006); infine “Omini” (Mesogea, 2011; finalista al Premio Viareggio-Repaci, 2012). Nel 1996 gli è stato assegnato il premio “Alberto Moravia” e, nel 2009, il Premio “Cardarelli”. Tre suoi racconti per ragazzi, “Il cacciatore”, “Il racconto del lombrico”, “La casa sull’altura”, illustrati rispettivamente da M. Ferri, F. Ghermandi e S. Massi, sono stati pubblicati dall’Editore Orecchio Acerbo di Roma. Si sono interessati alla sua poesia, tra gli altri, Vincenzo Consolo, Franco Loi, Massimo Onofri, Enzo Siciliano, Giovanni Raboni, Giovanni Tesio. Si occupa della “Fondazione Sciascia”, sorta a Racalmuto per volontà dello scrittore siciliano scomparso.

Emilio Rentocchini

Emilio Rentocchini è nato a Sassuolo nel 1949. Ha pubblicato tra l’altro le raccolte di poesia “Ottave” (Garzanti 2001), “Giorni in prova” (Donzelli 2005), “Del perfetto amore” (Donzelli 2008), la trilogia teatrale “In un futuro aprile” (Incontri 2009), la silloge “Recordare”, con R. Alperoli e A. Bertoni (Incontri 2011) e il volume di prose “Ovviare alla bellezza” (Aliberti 2012). Sulla sua vita Daria Menozzi ha realizzato il film “Giorni in prova. Emilio Rentocchini poeta a Sassuolo” (Vivo Film 2006). Nel gennaio del 2014 è uscita la raccolta “Stanze di confine”, Il Fiorino.

Germana Duca Ruggeri

Germana Duca Ruggeri è nata ad Ancona nel 1950 e vive a Urbino. Ha esordito col racconto lungo “Mutatis mutandis”, edito nel volume del Premio “Gianni Brera” (Il sole e le nebbie, Pindaro, 1998). Ha pubblicato le raccolte poetiche “distanzainstanza” (Arti Grafiche della Torre, Casinina 1999), segnalata al Premio “Montale”; “Ex ore” (Marsilio, Venezia 2002) in neodialetto urbinate, vincitrice del Premio “Falconarti”, e “Gli angoli della terra” (Joker, Novi Ligure 2009). Ha vinto il Premio “De Scrilli” 2004 e il Premio “Varano” 2010 per la poesia dialettale della provincia di Pesaro-Urbino. Come narratrice ha scritto “Tessere ”(Manni, Lecce 2004), racconti e cronache fra Marche e mondo. È presente con saggi e poesie inedite nell’antologia “Salvezza e impegno” (Fara Editore, Rimini 2010).

Gianluca D’Annibali

Gianluca D’Annibali, nato a Fermo nel 1981, vive a Porto sant’Elpidio. Dopo il diploma di maturità, ha frequentato la facoltà di Lettere Moderne. Scrive sia in lingua italiana che in dialetto. In lingua italiana ha pubblicato nel 2007 la silloge “Il Passo Lento Dell’Acqua” contenuta nell’antologia “Giovani Poeti Leggono… Carlo Antognini” edita da peQuod. Nel 2009 ha pubblicato il libro di poesie “Sulla Riva Del Foglio” con la casa editrice L’Orecchio Di Van Gogh e nel 2014 la raccolta “A pochi pensieri dalla riva” con l’editore Italic peQuod. In dialetto ha pubblicato nel 2010, la raccolta di poesie “Come ll’acqua ’ndorno a ’n zassu”, edita dalla Pequod e presente nel libro “Poesia Neodialettale” scritto insieme al poeta Francesco Gemini.

Francesco Gemini

Francesco Gemini, nato ad Ancona (1969) risiede a Falconara Marittima. Dopo la maturità all’Istituto d’Arte di Ancona, ha frequentato l’Accademia delle Belle Arti di Urbino. Ha sempre pubblicato in italiano. Con la silloge “A stilla a stilla” è inserito nella antologia “La poesia onesta” (Falconara, 1996). Nel 1997 ha pubblicato l’opera prima “La memoria immobile”. Con la raccolta “Nottando” è presente nella collettanea “Canto a cinque voci” (1999). È del 2007 “Mano gialla (capo Cheyenne)” (L’Orecchio di Van Gogh, Falconara Marittima). Nel 2008 con la silloge “Cantichio jazz” inaugura la nuova stagione in neodialetto anconetano. Nel 2010 pubblica la silloge “A rìtimo jèzz” nel volume “Poesia neodialettale” (peQuod, Ancona).

Andrea Mazzanti

Andrea Mazzanti è nato nel 1983 a Senigallia (AN), città in cui vive. Laureato in Filologia Moderna nel 2008, consegue la laurea magistrale nel 2012 con una tesi sui rapporti tra arte e oscenità. Ha pubblicato due sillogi in italiano: “Andare dove?” (Pequod, Ancona 2007) e “Blue Note” (Pequod, Ancona 2008). Le sue poesie in dialetto sono apparse in antologie di premi letterari regionali e nazionali.

Fabio M. Serpilli

Fabio Maria Serpilli è nato ad Ancona nel 1949, ha abitato a Castelferretti, a Falconara, e attualmente risiede ad Agugliano (AN). Ha studiato Filosofia presso la Pontificia Università Lateranense a Roma. Presenza molto attiva nel suo territorio, presiede l’associazione Versante ed è a capo di varie manifestazioni letterarie. Ha pubblicato numerosi volumi di narrativa e saggistica. Per la poesia, in lingua e in dialetto, si segnalano: “Castalfretto nostro” (Tarabelli, Chiaravalle 1989); “Mistero in cartapesta” (Guardamagna, Varzi 1993); “Portonovo” (Quaderni del Premio Guido Modena, Finale Emilia 1997); Mal’ Anconìa (in: “Canto a cinque voci, poeti in lingua e in dialetto”, Humana, Ancona 1999); “El paés e la cità” (in: “I luoghi dell’anima”, con P. Marzioni, Pequod, Ancona 2002); “Ad aperto silenzio” (La Fenice, Senigallia 1998); “Esino, immagini e parole” (Tipografia Tarabelli, Chiaravalle 2005); “Falconara e i quaranta padroni” (L’Orecchio di Van Gogh, Falconara Marittima, 2009).

Federico García Lorca

Poeta e drammaturgo spagnolo (Fuente Vaqueros 1898 – Víznar, Granada, 1936), Federico García Lorca è una delle voci più originali del Novecento spagnolo, amico di S. Dalí e L. Buñuel, partecipò ai vari tentativi modernisti, specialmente impressionisti. Morì durante i primi giorni della guerra civile, fucilato dai franchisti. Talvolta ridotto a cantore folkloristico dell’Andalusia per raccolte come “Il Romancero gitano” (1928), suo primo successo popolare, García Lorca in realtà superò questa posizione raccogliendo suggestioni derivate sia dalla tradizione spagnola seicentesca sia dalle moderne avanguardie. Tra le raccolte: “Poeta en Nueva York” (scritto tra il 1929 e il 1930 e pubblicato nel 1940); tra le pièces teatrali: “Bodas de sangre” (1933), “Casa de Bernarda Alba” (1933).

Maria Pilar Pérez Aspa

Nata a Zaragoza (Spagna) Maria Pilar Pérez Aspa – premio nazionale Virginia Reiter come migliore attrice teatrale 2005, nominata ai premi Ubu 2005 come miglior attrice non protagonista – si trasferisce in Italia nel 1992. Nel 1996 si diploma alla Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Lo stesso anno fonda assieme a Serena Sinigaglia l’ATIR, compagnia internazionalmente riconosciuta. Ha lavorato tra gli altri con Luca Ronconi, Peter Greenaway, Mario Martone, Giampiero Solari, Gabriele Vacis, Armando Punzo, Gigi Dall’Aglio, Davide del Mare, Francesco Micheli, Fausto Russo Alesi, Leo Muscato, Carmelo Rifici. Dal 2006 è collaboratrice di Sky classica.