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Azam Bahrami

Azam Bahrami ha studiato Management e Fisica dell’Ambiente a Torino. Fin da giovanissima si è occupata attivamente di questioni legate ai diritti delle donne. In seguito a questa attività, è stata più volte condannata al carcere: per questa ragione ha scelto di lasciare il suo paese e ha chiesto asilo politico in Italia, dove oggi vive, con lo status di rifugiata. Nel 2011 ha pubblicato Una donna in due ruoli, che ha vinto come miglior libro di racconti brevi il concorso di letteratura indipendente «Sadegh Hedayat». È autrice di varie raccolte di racconti e poesie in lingua persiana, e di articoli pubblicati online che affrontano problematiche come la condizione delle donne in Iran, il fenomeno dell’immigrazione, la questione dell’inquinamento ambientale e le varie forme di violazione dei diritti umani. Ha pubblicato le raccolte poetiche I bottoni del mio vestito sono ancora chiusi (2013) per la rivista on line «Se Panj» e Un uccello sull’arteria (H&S Media, 2016), il libro Akharin Zane Lout: The Last Woman of Dasht-e-Lut (2020), tre raccolte bilingue (tedesco-persiano, italiano-persiano) insieme ad altri poeti e un’antologia poetica di donne iraniane.