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Durs Grünbein

Durs Grünbein è nato a Dresda nel 1962, vive tra Berlino e Roma. Dopo il declino dell’impero sovietico, ha iniziato a viaggiare per tutta Europa, Asia del Sud e Stati Uniti. Dal 2005 è professore di poetica ed estetica alla Kunstakademie Dusseldorf. È membro di diverse Accademie tedesche e dal 2009 membro per merito dell’Ordine per le Scienze e le Arti in Germania. Ha pubblicato diverse raccolte poetiche: Grauzone morgens (1988), Schädelbasislektion (1991), Von den üblen Seite (1994), Falten und Fallen e i trentatre epitaffi Den Teuren Toten (1994). È inoltre autore della raccolta di saggi Galilei vermist Dantes Hölle. Ha tradotto Eschilo, Seneca e Giovenale. Ha ricevuto i maggiori premi letterari Internazionali, inclusi i premi “Georg Buchner”, “Friedrich Nietzsche”, “Friedrich Holderlin”, “Pier Paolo Pasolini” in Italia, “Tomas Transtomer” in Svezia, e l’European Freedom per la poesia in Polonia. La sua poesia è stata ampiamente apprezzata e acclamata e tradotta in molte lingue. In Italia è stato pubblicato Crocetti Editore Le parole non dormono (2023) e da Einaudi: A metà partita (1999), Il primo anno (2004), Della neve (2005), Strofe per dopodomani (2011), I bar di Atlantide e altri saggi (2019).