Elvira Frosini e Daniele Timpano
Elvira Frosini e Daniele Timpano, sono autori, registi e attori della scena contemporanea italiana che dal 2008 condividono un comune percorso artistico. Nei numerosi lavori prodotti negli ultimi anni, Frosini/Timpano portano sul palcoscenico i loro corpi che disinnescano, decostruiscono ed incarnano le narrazioni della Storia, analizzando le derive antropologiche della società a partire da un vasto materiale di riferimenti vari, dall’accademico al popolare, che costituiscono l’immaginario e la coscienza contemporanei. I loro testi portano sulla scena un complesso dispositivo teatrale in cui gli attori-autori sono sempre in dialogo con il pubblico ed in bilico tra l’incarnazione di personaggi, mitologie contemporanee e culturali, topoi della Storia, ed il semplice essere sulla scena e mettere in campo il proprio perturbante rapporto con la Storia e la cultura, in un gioco di scivolamenti spiazzanti che dissacrano tutte le retoriche senza fare sconti, neanche a se stessi. “Il nostro dialogo con il pubblico è basato sulla co-esistenza con gli spettatori, su ciò che condividiamo con voi, qui, oggi: la stessa ipocrisia, gli stessi cliché, le stesse paure, le stesse nevrosi, la stessa sorte.”
I loro lavori sono stati rappresentati in numerosi teatri e festival in Italia e all’estero, tra gli altri: Romaeuropa Festival, Teatro Argentina di Roma, Teatro Metastasio di Prato, Teatro Elfo Puccini di Milano, Bassano Opera Estate/Festival B.Motion, Festival Inequilibrio/Armunia di Castiglioncello (Li), Teatro della Tosse, Festival delle Colline Torinesi, Teatro Bellini di Napoli, Teatro Biondo di Palermo, Festival Short Theatre Roma, “Face a Face” / Theatre de la Ville Parigi, La Nuit Blanche di Parigi.
Diversi loro lavori sono stati pubblicati da vari editori e sono stati finalisti e vincitori di numerosi premi: Dux in scatola (2006) è stato finalista ai Premi Scenario e Vertigine, pubblicato da Coniglio nel 2006 e da Hystrio nel 2008. Reperto#01 (2006) finalista al Premio VDA nel 2006. Sì l’ammore no (2009) è stato finalista al Premio Dante Cappelletti/Tuttoteatro.com. Dux in scatola, Risorgimento Pop (scritto con M. Andreoli) e Aldo morto compongono una trilogia edita da Titivillus nel 2012 con il titolo Storia cadaverica d’Italia e sono stati tradotti e presentati a Parigi per Face à Face. Lo spettacolo Aldo morto è stato candidato al Premio Ubu nel 2012 come migliore novità drammaturgica, ha vinto il Premio Rete Critica 2012 ed è stato ripubblicato da Cue Press nel 2018, oltre ad essere rappresentato in Francia dal regista e interprete David Lescot. Acqua di colonia (2016) è stato pubblicato da Cue Press, è stato finalista al Premio Ubu 2017 come miglior drammaturgia, selezione Eurodram 2018 ed è stato trasmesso in integrale su Radio 3. Il testo Ottantanove ha ricevuto la Menzione Speciale “Franco Quadri” nell’ambito del Premio Riccione 2019.
Tra gli altri spettacoli ricordiamo: Buffet (2007), Ecce robot! (2007), Zombitudine (2013, pubblicato da Cue Press nel 2019), Carne, scritto da F. M. Franceschelli (2016), Gli sposi – romanian tragedy, scritto da David Lescot, realizzato nell’ambito del progetto europeo Fabulamundi. Playwriting Europe (2018) e finalista al Premio Ubu 2019 come miglior testo straniero. Nel 2021 debutta il loro ultimo spettacolo, Ottantanove, prodotto dal Teatro Metastasio di Prato, testo e regia di Frosini e Timpano, con in scena Frosini, Timpano e Marco Cavalcoli.
Frosini/Timpano hanno realizzato con il Teatro dell’Orologio di Roma e Fondazione Romaeuropa nel 2013 il progetto Aldo morto 54 (54 giorni di repliche e di autoreclusione di Daniele Timpano in streaming in una cella ricostruita appositamente in teatro). Il progetto ha vinto il Premio Nico Garrone 2013.
Hanno lavorato per Radio Tre Rai nella trasmissione Rombi tuoni scoppi scrosci tonfi boati, realizzata per il centenario del Futurismo italiano, in Diari di guerra, serie di letture per il centenario della Grande Guerra, e per Io vado via, letture da diari dedicate nel 2019 ai tratti comuni dell’emigrazione italiana e dell’immigrazione in Italia. Nel 2014 Rai5 ha realizzato un documentario su di loro nel ciclo Roma: la nuova drammaturgia. Nel 2014 e nel 2015 hanno partecipato come autori ed interpreti al progetto Ritratto di una capitale di Antonio Calbi e Fabrizio Arcuri, realizzato dal Teatro di Roma al Teatro Argentina.
Da diversi anni si occupano anche di formazione tenendo una loro scuola di teatro a Roma e numerosi laboratori per attori e drammaturghi in Italia e all’estero.