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Ospiti 2016

Paolo Agrati

Paolo Agrati è nato nel 1974 a maggio. Si occupa principalmente di poesia, scrittura, musica e amenità. Ha pubblicato le raccolte di poesia Amore & Psycho (Miraggi Edizioni, 2014), Nessuno ripara la rotta (La Vita Felice 2012), Quando l’estate crepa (Lietocolle, 2010) e il libricino Piccola odissea (Pulcinoelefante, 2012). Da sempre propone la sua poesia dal vivo; ha partecipato negli anni a numerose competizioni poetiche e Poetry Slam fino a diventare uno dei principali Slammer Italiani. Dall’esperienza del palco sono nati i Reading legati ai libri; veri e propri spettacoli per portare poesia nei luoghi più svariati e inusuali. Nell’estate del 2014 ha partecipato al XXIV° Festival Internazionale della poesia di Medellin in Colombia come ospite italiano ed è stato finalista del premio Carducci dove ha conseguito il riconoscimento Pietrasanta-scultura e poesia. Nel 2015 partecipa al progetto artistico internazionale Broosistan, degli artisti Peleman and Schellekens. Nel 2016 il Booktrailer di Amore & Psycho viene premiato con una menzione al Cortinametraggio. E’ narratore e cantante nella Spleen Orchestra.

Cristina Babino

Cristina Babino è nata ad Ancona nel 1976. Vive nel sud della Francia. Tra le sue pubblicazioni: la cura e traduzione del volume Pastorali del poeta americano John Taggart (Vydia, 2013, Premio Marazza giovani 2014 per la traduzione poetica), la raccolta di prose critiche Letture (Arcipelago itaca Edizioni, 2016), la monografia critica La Ferita. Opere di Walter Angelici 1994-2009 (La Via Lattea, 2010), il poema La donna d’oro (peQuod, 2008). Ha curato i volumi collettanei Femminile plurale. Le donne scrivono le Marche (Vydia, 2014) e S’agli occhi credi. Le Marche dell’arte nello sguardo dei poeti (Vydia, 2015). Ha collaborato a riviste letterarie quali Poesia, Le voci della luna, Stilos. Suoi testi poetici e in prosa sono inclusi nelle antologie Nodo Sottile 5 (Le Lettere, 2007) e Registro di Poesia #4 (d’if, 2011), nelle riviste nostro lunedì, Trivio, Aesthetica (UK) e in numerose altre antologie e periodici letterari italiani e stranieri. È responsabile editoriale per la collana di poesia “Licenze” di Vydia Editore.

Filippo Balestra

Filippo Balestra è nato Genova nel 1982. Durante l’università a Bologna si è occupato di fanzine autoprodotte e riviste letterarie underground e attualmente pubblica Costola, antologia di racconti illustrati a colori. Leggendo le sue poesie normali (uscite a dicembre per Miraggi Edizioni) si è trovato a visitare paesini e città d’Italia finendo poi nel vorticoso girone della slam poetry. Da molto tempo cerca di modificare la realtà, evitandola.

Carlo Bordini

Carlo Bordini (Roma, 1938) è poeta e narratore. Ha insegnato, come ricercatore, storia moderna presso l’università di Roma La Sapienza, specializzandosi in Storia della famiglia e dell’amore. E’ stato militante per vari anni in una organizzazione troskista. Ha pubblicato i seguenti libri di poesia: Strana categoria, ciclostilato in proprio, 1975; Poesie leggere (Barbablu, 1981); Strategia (Savelli, 1981); Pericolo (Aelia Laelia, 1984); Mangiare (Empirìa, 1995); Polvere (Empirìa, 1999); Pericolo (antologia) (Manni, 2004); Purpureo nettare (Alla pasticceria del pesce, 2006); Sasso (Scheiwiller, 2008); L’idea della catastrofe (collana Isola, 2014). Nel 2010 l’editore Luca Sossella ha raccolto tutte le sue poesie nel volume: I costruttori di vulcani – tutte le poesie 1975-2010, con prefazione di Francesco Pontorno e una nota di Roberto Roversi. Ha pubblicato, in prosa: Manuale di autodistruzione (Fazi, 1998 – 2004); Pezzi di ricambio (Empirìa 2003); Gustavo – una malattia mentale (Avagliano, 2006); Non è un gioco – Appunti di viaggio sulla poesia in America Latina (Sossella, 2008). E’ uscito da poco, inoltre, con Luca Sossella, un romanzo a cui ha lavorato per anni: Memorie di un rivoluzionario timido. Ha curato, con altri, Dal fondo, la poesia dei marginali (Savelli, 1978 e Avagliano, 2007); Renault 4 – Scrittori a Roma prima della morte di Moro,(Avagliano, 2007). E’ tradotto in varie lingue.

Allì Caracciolo

Allì Caracciolo, poeta e regista, è docente di Storia del Teatro nell’Università di Macerata. Ha fondato e dirige un Teatro professionale di Ricerca. Tra i riconoscimenti: Marchigiano dell’anno 2001 in Campidoglio, per la poesia e il teatro; Premio CreativaMente 2008; Una vita per l’Arte 2008. Ha pubblicato molte opere di poesia e di ambito storico teatrale, varie vincitrici in Premi nazionali e internazionali. Alcuni libri di poesia e scrittura: Malincóre. Una fonologia del vuoto, Amadeus, 1996; Santa Giovanna La Pazza, Edizioni del Leone,1998; La insomiglianza, Ripostes, 2007; Marginalia, Prometheus, 2010; Chiara Valle Itinerarium, Edizioni Scientifiche Italiane, 2011 e 2014; Operetta morale. Dialogo di un Attore di Teatro e di un Passeggere, in Femminile plurale. Le donne scrivono le Marche, a cura di C. Babino, Vydia, 2014. Vive a Macerata e a Firenze.

Alessandra Carnaroli

Alessandra Carnaroli è nata a Fano nel 1979 e vive a Piagge (PU). Ha pubblicato le raccolte Taglio intimo (Fara, 2001), Femminimondo (Polimata, 2011), la plaquette autoprodotta Animalier (2013), Sei Lucia (Isola, 2014) ed elsamatta (Ikonaliber, 2015). Finalista al premio “A. Delfini” nel 2005 con la raccolta poetica Scartata, suoi testi sono inoltre inclusi nelle antologie 1° non singolo (sette poeti italiani), con una nota di A. Nove, (Oèdipus edizioni, 2006), Bastarde senza gloria (Sartoria Utopia, 2013). Suoi racconti e prose sono pubblicati su diverse riviste cartacee e online.

Guido Catalano

Guido Catalano è nato a Torino nel 1971, poeta e performer ha scritto cinque raccolte di poesie, tra cui Piuttosto che morire m’ammazzo e Ti amo ma posso spiegarti, pubblicata per Miraggi Edizioni. L’autore ha inserito due poesie nel cd Ironikontemporaneo 2 di Roberto Freak Antoni e Alessandra Mostacci (Latlantide 2007) e ha partecipato alle trasmissioni televisive “MTV True Line” e “Barbareschi Sciok”. Oltre a portare in giro le sue poesie e la sua barba (più di duecento reading ogni anno) è coautore e presentatore con Federico Sirianni e Matteo Negrin dello spettacolo poetico-musicale “Il Grande Fresco”. Nel 2014 apre un blog sul sito de Il Fatto Quotidiano, insieme a Marco Cazzato cura mensilmente la posta del cuore sulla rivista Linus. Ogni settimana partecipa alla trasmissione Caterpillar su RaiRadio2. «Le poesie di Guido Catalano fanno ridere, di cuore, di pancia e anche un po’ più sotto. Dicono che non siano poesie… ma un sabotaggio del senso comune e di quello non comune.»

Manuel Cohen

Manuel Cohen, nato in Abruzzo, ha trascorso molti anni nelle Marche e dal 2001 vive nel Lazio e si sposta di frequente. È autore, critico e saggista, si occupa prevalentemente di poesia contemporanea in lingua e in dialetto. Dirige “Periferie. Rivista di poesia” e “Punto. Almanacco della Poesia Contemporanea”; è redattore di “Il parlar franco, rivista di critica e scrittura dialettale” e collabora a “Atelier”, “Letteratura e dialetti”, “Poesia”. Per Puntoacapo dirige la collana dialettale “AltreLingue” e la collana “Percorsi”. Per Dot.Com.Press dirige la collana “PoEtica”; dirige una collana di saggistica per le edizioni Pazzini, e una di Poesia Opera Prima per Arcipelago Itaca Editore. Svariati interventi critici appaiono su riviste, atti di convegni e miscellanee in Italia, Belgio, Francia, Germania, Grecia, Spagna, Stati Uniti e America Latina. Il lavoro critico più recente è Baldini per me (per te, per noi), scritti di Franco Loi e Manuel Cohen (Puntoacapo, 2015); Per una Critica di Servizio. Teoria e prassi (in uscita) e Per un ritratto della Critica di Fiancheggiamento; sta lavorando inoltre all’antologia Oltre un secolo di Poesia Dialettale nelle Marche. I suoi versi sono stati tradotti in francese, tedesco e spagnolo e ha pubblicato le seguenti raccolte poetiche: Per mare; Altrove, nel folto; Cartoline di marca; Winterreise. La traversata occidentale, 1989-2009; L’orlo. È presidente del Centro Studi Achille Serrao ed è stato presidente onorario del Premio Turoldo, membro ad honorem del Premio Fortini; figura infine nella giuria di svariati concorsi di poesia.

Curtis Nassi

Curtis Nassi inizia ad avvicinarsi all’hip hop sin da piccolo, ascoltando molti mc americani tra i quali Eminem e Busta Rhymes. Inizia a scrivere i primi testi nel 2010 ma, non convinto, si dedica ad approfondire la “knowledge” (conoscenza), fino al 2016, quando entra a far parte del collettivo Ankofunk. Il suo primo vero progetto musicale, Out of Mind Mixtape, è in fase di lavorazione.

Filippo Davoli

Filippo Davoli è nato nel 1965. Tra le sue pubblicazioni Alla luce della luce (1996), Un vizio di scrittura (1998), Come all’origine dell’aria (2010), I destini partecipati (2013) e La luce, a volte (2016). Tra i vincitori del “Montale” per l’inedito, e tradotto in Francia a cura di Daniel Bellucci, è compreso in antologie come La poesia delle Marche. Il Novecento (1998); Il pensiero dominante. Poesia italiana 1970-2000 (2001); Trent’anni di poesia italiana e dintorni (2005); Sulla scia dei piovaschi. Poeti tra due millenni (2016). Suoi testi, letti da Neri Marcorè, dialogano con le nuove canzoni di Claudio Sanfilippo nel cd “Avevamo un appuntamento” (2015). Ha fondato e dirige, con Gaetano Fiacconi, la web-zine “Quid Culturae”.

Matteo Di Genova

Matteo Di Genova è nato a L’Aquila il 4 Novembre del 1989. Dal 2005 è uno degli MC dei sound system Hip-Hop, Dancehall e Jungle del capoluogo abruzzese. Appassionato di Spoken Word e Dub poetry, da luglio 2015 partecipa a vari Slam (vincendone tre e accedendo alle semifinali regionali abruzzesi) e ne organizza due negli spazi occupati della sua città. Dal 2010 recita in varie compagnie teatrali aquilane.

Dorinda Di Prossimo

Dorinda Di Prossimo nasce a Teramo per destino materno e ha paterne radici siciliane. Vive a Porto Recanati dove raccoglie il tempo di quel che resta coltivando versi, respirando sale, cercando la clemenza di un’età inclemente. Ha pubblicato le seguenti raccolte di versi. Nel sottocuore (Edizioni Akkuaria, 2006), Leggere sull’unghia (Edizioni Tempo al Libro, 2011), Quaderno millimetrato (Incerti Editori, 2012), La notte la casa l’assenza (Edizioni Forme Libere).

Ashraf Fayadh

Ashraf Fayadh è nato in Arabia Saudita, dove vive e lavora, da una famiglia di origine palestinese. Fa parte del collettivo di artisti anglosauditi Edge of Arabia, che promuove l’arte araba e saudita contemporanea, con cui ha curato la mostra Rhizoma alla Biennale di Venezia del 2013. Poeta, artista e curatore d’arte, Ashraf Fayadh da circa due anni si trova in carcere ad Abha, in Arabia Saudita, con l’accusa di apostasia, di offesa alla morale saudita e di aver diffuso idee ateiste con la sua raccolta di poesie intitolata Al taalimat bi al dakhil (Le istruzioni sono all’interno), pubblicata a Beirut nel 2007 dall’editore libanese Dar al Farabi. Nel novembre del 2015 un tribunale saudita l’ha condannato alla pena di morte per decapitazione, respingendo così il verdetto precedente di un altro tribunale, che gli aveva inflitto quattro anni di detenzione e 800 frustate. Quindi sono arrivati gli appelli, tra cui quello di Pen America indirizzato a Barack Obama, le azioni urgenti di Amnesty international e i reading internazionali. Il 14 gennaio in trenta località di tutto il mondo si sono svolti cento reading e incontri in solidarietà con Ashraf Fayadh. L’iniziativa è stata ideata e coordinata dal Festival internazionale di letteratura di Berlino, che ha anche lanciato un appello, firmato da centinaia di scrittori tra cui moltissimi arabi: dal libano-canadese Rawi Hage, alla siriana Hala Mohammad, dalla marocchino-statunitense Laila Lalami all’egiziano Mohammed Salmawy, solo per fare alcuni nomi. L’appello chiede la liberazione di Ashraf ed è indirizzato ai governi occidentali, quelli in particolare che sono in affari con il regime saudita. La Punta della Lingua aderisce all’appello di Amnesty International e del Festival internazionale della letteratura di Berlino.

Fat Sniper

Fat Sniper Il nome deriva da “Fat”, soprannome affettivo che sta per “ciccio”, come lo chiamano gli amici. “Sniper” significa cecchino in inglese: l’arma è la penna, i proiettili sono le parole, e il mirino punta dritto verso l’obbiettivo. È l’allegoria di un ragazzo che vuole andare “dritto al punto”, vuole raccontare ciò che ha attorno senza fare troppi giri di parole.

Giorgio Felicetti

Giorgio Felicetti interpreta il mestiere del teatro in maniera totale: autore, regista ed attore di teatro. Diplomato “attore di prosa”, dopo numerose esperienze come attore nelle Compagnie e negli Stabili italiani, diretto da protagonisti della scena contemporanea, decide che è il momento di cimentarsi sul palcoscenico come autore. Produce quindi la Trilogia della memoria: Marzo ’44, Radio Paz, Scarpagnante. Inizia poi una sua ricerca sul rapporto tra teatro e mondo del lavoro, con A Work’s Trilogy dopo aver interpretato, a teatro e dentro le fabbriche, un operaio, nel pluripremiato Vita d’Adriano, ed un grande capitano d’industria in Mattei petrolio e fango (entrambi passati per la Mole), realizza Fisso’ Armonikos – Uomini e Fisarmoniche caleidoscopio teatrale sul mondo degli artigiani e sui fabbricatori di musica. E’ stato direttore artistico per venti anni del festival internazionale EstEuropaOvest. Da quattro stagioni dirige il RIVE Festival. Nel 2016 debutta con il nuovo spettacolo Corpus Pasolini.

Alessandro Fo

Alessandro Fo (Legnano, 8 febbraio 1955) insegna Letteratura Latina all’Università di Siena. Ha tradotto e curato: Rutilio Namaziano, Il ritorno, (Einaudi 1994); Apuleio, Le Metamorfosi (Einaudi 2010) e La Favola di Amore e Psiche (Einaudi 2014); Virgilio, Eneide, con studio introduttivo, nella “Nuova Universale Einaudi” (note di Filomena Giannotti, 2012). Si occupa anche di fortuna letteraria dei classici (ha studiato in tal senso soprattutto Virgilio, Orazio, Ovidio e Rutilio Namaziano) e di letteratura italiana contemporanea (specialmente Angelo Maria Ripellino). Libri di versi: Otto febbraio (Scheiwiller 1995); Giorni di scuola (Edimond 2001); Piccole poesie per banconote (Polistampa 2002); Corpuscolo (Einaudi 2004); Vecchi filmati (Manni 2006); Mancanze (Einaudi 2014, Premio Viareggio 2014). Collateralmente: Il cieco e la luna. Un’idea della poesia (Edizioni degli Amici, 2003).

Francesca Gironi

Francesca Gironi, danzatrice, performer, art editor. Di recente si avvicina alla scena del poetry slam ed è finalista ai campionati italiani LIPS 2015 e 2016. Il suo video poesia 4 Ottobre è stato selezionato al festival DoctorClip. Le sue poesie sono state pubblicate nel primo album italiano di spoken poetry slam.it e nella Guida liquida al poetry slam. Come danzatrice e coreografa indipendente è stata ospite di numerosi festival e residenze artistiche.

Goffi

Goffi si è avvicinato all’hip hop a 11 anni. Dopo le prime prove in cameretta e il demo Asociale, nel 2014 entra in contatto con il decano dell’hip hop dorico, Stritti, con cui stringe subito amicizia e forma il gruppo Ankofunk, assieme ad altri giovani rapper, Vales, Lu Tony e Dj Shiffa, con cui inizia a girare per i locali del territorio. Nel 2015 esce il suo primo album, Ventidue, con 4 tracce prodotte da Stritti.

Giovanni Greco

Giovanni Greco (Roma 1970). Laureato in lettere classiche presso la Sapienza, diplomato in regia presso l’Accademia Nazionale di Arte Drammatica ‘Silvio D’Amico’, specializzato in regia presso la Guildhall School of Music and Drama di Londra, dottore di ricerca in Filologia e Storia del Mondo Antico alla Sapienza con tesi sulla traduzione dei classici teatrali antichi, è attore, regista, traduttore (ha pubblicato, tra lʹaltro, Vuoti di T. Harrison con Einaudi nel 2008 e I segugi di Ossirinco con Ponte Sisto nel 2014; con Feltrinelli Antigone di Sofocle. Introduzione, traduzione e note nel 2013; Lisistrata di Aristofane. Introduzione, traduzione e note 2016). Ha al suo attivo molti testi (tra cui Teatri di pace in Palestina, libro e dvd, ed. manifestolibri nel 2005) e regie teatrali in Italia e all’estero. Del 2008 è il cortometraggio Da un villaggio in memoria del futuro. Del 2014 il suo primo lungometraggio La casa di Bernarda Alba. Appunti per un film in collaborazione con Gianluca Riggi e il Centro Teatro Ateneo della Sapienza. Ha inoltre coordinato la direzione artistica del Teatro del Lido di Ostia dal 2003 al 2008. Tra il 2009 e il 2010 ha curato per il Teatro di Roma la rassegna ‘Tra teatro e letteratura” con ospiti come Andrea Camilleri, Erri De Luca, Dacia Maraini, Filippo Timi. Ha curato per il progetto Theatron‐Teatro antico alla Sapienza traduzione, regia e messa in scena di Antigone di Sofocle (2008/2009), Baccanti di Euripide (2009/2010), Medea di Euripide (2010/2011) e Lisistrata di Aristofane (2011/2012). Dall’a. a. 2013/2014 insegna Recitazione in versi presso l’Accademia Nazionale di Arte Drammatica ‘Silvio D’Amico’. Il suo romanzo Malacrianza, già vincitore del Premio Italo Calvino 2011, è stato finalista al Premio Strega 2012 e al Premio Viareggio 2012. Del 2014 è il suo nuovo romanzo L’ultima madre (Feltrinelli Indies), dal quale nasce lo spettacolo omonimo che debuttato al Teatro Vittorio Emanuele di Messina a febbraio 2016.

Tony Harrison

Tony Harrison (Leeds 1937). Diplomatosi in linguistica con una tesi di dottorato sulle traduzioni in versi dell’Eneide, intraprese l’insegnamento dell’inglese dapprima presso l’Università di Zaria, in Nigeria e successivamente a Praga dove maturò il suo interesse per il teatro e la traduzione/riscrittura dei classici. Rientrato in Inghilterra nel 1967, Harrison decise di dedicarsi a tempo pieno alla poesia (per lungo tempo sul suo passaporto alla voce profession era scritto poet). Ottenne quasi subito una Northern Arts Literary Fellowship presso l’Università di Newcastle, città dove risiede tuttora. Nel 1969 con una borsa di studio Unesco andò a Cuba, in Brasile, Senegal e Gambia; nel 1971 fu in Mozambico, nel 1975 a Leningrado. Harrison oltre che poeta è stato autore teatrale: ha collaborato con il National Theatre di Londra scrivendo numerosi testi tra i quali: The Misantrope (1973), Phaedra Britannica (1975), The Oresteia (1981, vincitore dello European Prize for Translation), The Trackers of Oxyrhynchus, andati in scena per la prima volta nello stadio di Delfi nel 1988 e replicati nel 1989 al Royal National Theatre con grande successo (andati in scena per la prima volta in Italia in forma di mise en espace al Teatro del Lido di Ostia per la traduzione e la regia di G. Greco, nel 2005). Seguono Square Round (1992), Poetry or Bust (1993), The Kaisers of Karnuntum (1995, andato in scena per la prima volta nell’anfiteatro romano di Carnuntum, nei pressi di Vienna). All’intensa attività teatrale ha affiancato quella di autore televisivo, realizzando numerose opere per i principali canali inglesi, la BBC e Channel Four, alcune delle quali in collaborazione con il regista Peter Symes. I suoi “poemi-film” fra cui The Blasphemers’ Banquet (1989, dedicato a Salman Rushdie, oggetto di una fatwa degli Ayatollah iraniani) e Black Daisies for the Bride (vincitore del Premio Italia 1994 per il documentario), The Gaze of the Gorgon (1992) insieme ai suoi “libretti” per il Metropolitan Opera di New York, sono per lui un tutt’uno con la sua attività poetica. Poetica è stata anche la sua attività di corrispondente dal fronte durante il periodo della guerra in Bosnia al principio degli anni Novanta: i suoi reportage in versi apparvero sulla prima pagina del ‘Guardian’ durante alcune fasi della guerra. Autore di numerose raccolte, più volte ristampate, è uno dei poeti di lingua inglese più letti nel mondo. Il suo inconfondibile stile che mescola alto e basso, metrica e dialetto, impegno civile e tenerezza intimistica, si affermò con The Loiners (1970, vincitore del Geoffrey Faber Memorial Prize). La registrazione video della sua lettura del poemetto V., sulla profanazione della tomba dei genitori da parte dei tifosi del Leeds United, trasmessa da Channel Four (1987), suscitò grandi polemiche per la durezza e la crudezza del linguaggio. Con The Laureate’s Block (2000) rifiutò polemicamente il titolo di poeta laureato della Corona e rivendicò i suoi sentimenti repubblicani, dopo che a seguito della morte di Ted Hughes si era ventilata l’ipotesi d’investirlo del titolo. In Italia sono stati pubblicati da Einaudi tre volumi, V. e altre poesie (1990), In coda per Caronte (2003), curati e tradotti da Massimo Bacigalupo. Vuoti (2008), I segugi di Ossirinco (2014), Afrodite del Mar Nero e altre nuove poesie(2014) curati e tradotti da Giovanni Greco (una scelta è recentemente uscita su Nuovi Argomenti).

Jolanda Insana

Jolanda Insana «uno dei più vividi talenti espressivi suscitati negli ultimi decenni dalla riluttanza a morire della nostra povera, martoriata, meravigliosa lingua italiana» (Giovanni Raboni, 2002), è nata a Messina nel 1937. Laureatasi in filologia greca, ha insegnato all’Università e nei Licei. Dal 1968 vive a Roma. Nel 2007 ha pubblicato Tutte le poesie 1977-2006 (Garzanti). Sono seguiti Satura di cartuscelle, Frammenti di un oratorio per il centenario del terremoto di Messina (2009) e Turbativa d’incanto (Garzanti 2012). Delle numerose traduzioni di autori greci e latini si ricordano Poesie di Saffo (1985), Carmina Priapea (1991), la Casina di Plauto (1991), De amore di Andrea Cappellano (1992). Con poesie o interventi ha collaborato a riviste e quotidiani, e ai programmi culturali di RAI-Radio Tre.

Vivian Lamarque

Vivian Lamarque è nata a Tesero (Trento) nel 1946. E’ sempre vissuta a Milano dove ha insegnato italiano agli stranieri e letteratura in istituti privati. Nel 2002 la sua opera poetica è stata integralmente raccolta nell’Oscar Mondadori Poesie 1972-2002. Nel 2007 ha pubblicato Poesie per un gatto (Mondadori, ristampato poi nel 2013), nel 2009 La Gentilèssa, versi in dialetto milanese. Del 2016 il nuovissimo Madre d’inverno per Lo Specchio Mondadori. Tra i riconoscimenti per la sua poesia il Premio Viareggio Opera Prima (1981), il Premio Montale (1993), il Pen Club (1996), il Camaiore (2003), l’Elsa Morante (2005), il Cardarelli Tarquinia (2006). Nel 2008 le è stato conferito l’Ambrogino d’oro. Nel 2013 il premio Alda Merini e nel 2014 il Premio Giuseppe Tirinnanzi alla Carriera. E’ anche autrice di una quarantina di fiabe tradotte in varie lingue (Premio Rodari 1997, Premio Andersen 2000) e delle raccolte Poesie di Ghiaccio e Poesie della Notte. Per la collana musicale Fabbri ha creato testi su opere di Mozart, Stravinskij, Ciaikovskij, Prokofiev, Schumann e Chopin. Ha tradotto, tra gli altri, Valéry, Baudelaire, La Fontaine. Nel 2013 è uscito Gentilmente Milano, selezione di suoi articoli sul Corriere della Sera

Weronika M. Lewandowska

Weronika M. Lewandowska slammer, performer, video maker, curatrice di eventi indipendenti di arte e new media (BYOB, Share Warsaw). Fortemente legata alla scena del poetry slam internazionale, ha presentato le sue melodiche poesie slave ai più importanti festival di Poesia in Polonia e all’estero: ORDSPRAK – Uppsala International Poetry Festival, Spoke’N’Word in Tour a Parigi, Kiev, Londra e Pechino, Reims Slam d’Europe, European Slam Meeting Berlin 2009, Connect a Dusseldorf, per citarne solo alcuni. Collabora con il progetto audio video plan.kton, sperimentandosi con forme di poesia performative e interdisciplinari.

Maria Grazia Maiorino

Maria Grazia Maiorino è nata a Belluno e vive ad Ancona. In poesia ha pubblicato: E ho trovato la rosa gialla (Forum, 1994); Sentieri al confine, nell’Antologia 7 poeti del premio Montale (Scheiwiller, 1997); Viaggio in Carso, (Edizioni del Leone, 2000); la raccolta di haiku Dare la mano a un albero, con le fotografie di Giovanni Francescon (Rocciaviva, 2003); Di marmo e d’aria (Manni, 2005); I giardini del mare, con disegni di Raimondo Rossi e prefazione di Gastone Mosci (Pequod, 2011). Ha pubblicato il romanzo L’Azzurro dei giorni scuri (Pequod, 2006) e la raccolta di racconti L’America dei fari (Gwynplaine, 2013). È presente nell’antologia Femminile plurale. Le donne scrivono le Marche (Vydia, 2014). (Foto di Elena Pascolini)

Franca Mancinelli

Franca Mancinelli (Fano, 1981), ha pubblicato due libri di poesie, Mala kruna (Manni, 2007; premio opera prima “L’Aquila” e “Giuseppe Giusti”) e Pasta madre (Nino Aragno editore, 2013; premio “Alpi Apuane”, “Carducci”, “Ceppo-giovani”). Un’anticipazione del suo secondo libro di versi è apparsa in Nuovi poeti italiani 6, a cura di Giovanna Rosadini (Einaudi, 2012). Suoi testi sono compresi in diverse antologie tra cui Il miele del silenzio. Antologia della giovane poesia italiana, a cura di Giancarlo Pontiggia (Interlinea, 2009). Collabora come critica con «Poesia» e con altre riviste e periodici letterari. (Foto di Enrico Chiaretti).

Andrea Mazzanti

Andrea Mazzanti, nasce a Senigallia nel 1983. Si dedica alla poesia dal 2001, scrivendo sia in italiano che in dialetto. Vince il suo primo concorso nel 2006 con la poesia in senigalliese “Ch t’ pjass un colp”. Nel 2007 e 2008 vince un concorso e viene selezionato in un’antologia riservato ai poeti Under 35 della provincia di Ancona. Nel 2010 vince il premio “Poesia senza confine” con la poesia dialettale “Galileo all’abiura”. Nel 2012 col gruppo musicale “Mazza e le mezze stagioni” inizia ad esibirsi in performance di musica e poesia. Nel 2014 viene antologizzato nella raccolta “L’italia a pezzi” edita da Gwynplaine, dedicato agli autori neodialettali. Nel 2015 si laurea vicecampione nazionale al campionato italiano poetry slam.

Renata Morresi

Renata Morresi è nata nel 1972 a Recanati. Ha pubblicato poesia nelle raccolte Cuore comune (peQuod 2010), Bagnanti (Perrone 2013) e La signora W. (La camera verde 2013), quest’ultima ora anche in traduzione francese su Nioques 14 (2015). Suoi testi sono apparsi su varie riviste e antologie, tra cui Semicerchio, Il Caffè illustrato, Alfabeta2, nostro lunedì, Registro di poesia #4 (d’if 2011), Registro di poesia #2 (d’if 2009), Nodo sottile (Crocetti 2004). Nel 2015 ha vinto il premio nazionale MiBAC per la traduzione poetica, nel 2014 il premio Marazza per la traduzione di Rachel Blau DuPlessis (Dieci bozze, Vydia 2012). Ha partecipato alla plaquette multilingue Le Moulin, con traduzione collettiva di dieci scritture inedite dal francese, dall’inglese e dall’italiano e testi a fronte, edita per i tipi di Benway (2014). Di recente uscita la rivista-foglio 2×2, n.2.2 (Accademia di Brera, Otis Graduate Writing), con il suo Madame Marie Tussaud, accanto all’opera dell’artista Roy Dowell. È redattrice di Nazione Indiana e di punto critico°.

Marko Miladinovic

Marko Miladinovic (Vukovar 1988). Vive e lavora a Chiasso. Canta con Fedora Saura. Organizza e conduce il Ticino Poetry Slam. Fa stand-up comedy, poetry slam, spoken word, mostre e performance. Suoi testi sono presenti in antologie poetiche e di racconti, riviste e sul web. Ha scritto L’umanità gentile, opera prima di poesie (Miraggi Edizioni) e il suo spettacolo si chiama “Stand up europeans!”, poesie, gags, sketches, happening intorno ai temi della morale, della sessualità, dei valori et supersulteriori.

Giuseppe Nava

Giuseppe Nava, nato a Lecco nel 1981, vive a Trieste. Nel 2008 pubblica Un passo indietro (Lietocolle). Nel 2012 la sua raccolta Esecuzioni vince il premio Mazzacurati-Russo e viene pubblicata dall’editore d’If nel 2013. Nel 2015 la raccolta inedita Nemontemi è tra i finalisti del premio Lorenzo Montano. Suoi testi sono stati inoltre pubblicati sulla rivista «Inpensiero» e, in rete, su Absoluteville, Poetarum Silva e Nazione Indiana. Ha curato (con M. Cohen, V. Cuccaroni, R. Renzi e C. Sinicco) l’antologia L’Italia a pezzi. Antologia dei poeti italiani in dialetto e altre lingue minoritarie tra Novecento e Duemila (Gwynplaine, 2014). Fa parte delle redazioni di “Bollettino ‘900”, “Charta Sporca” e “Argo”, per cui ha partecipato, come curatore della sezione dialettale, alla realizzazione dell’Annuario di poesia 2015.

Original Sound Connection

Original Sound Connection si forma quasi per caso a scuola, fra studenti del Liceo Musicale Rinaldini di Ancona. Ai testi Gabriele Florà in arte Stoke, beatboxing di John Michael Mawushie in arte Jbeat, parti melodiche a cura di Riccardo Giaccaglia (fisarmonica) e Matteo Marabini (vibrafono), mixaggio e postproduzione di Riccardo Vitali.

Michele Ortore

Michele Ortore è nato a San Benedetto del Tronto nel 1987. Sta frequentando un dottorato in Storia della lingua italiana all’Università per Stranieri di Siena. Ha pubblicato la raccolta di poesie Buonanotte occhi di Elsa (Vydia, 2014) e la monografia La lingua della divulgazione astronomica oggi (Fabrizio Serra Editore, 2014). Ha collaborato con gli speciali sulla lingua italiana del portale Treccani e con Mondadori Education. È giornalista pubblicista e ha scritto di teatro e poesia per Atelier, Krapp’s Last Post e i Quaderni del Teatro di Roma. (Foto di Elena Pascolini).

Bernardo Pacini

Bernardo Pacini (1987) è un poeta fiorentino. Ha pubblicato i volumi di poesia Cos’è il rosso (Edizioni della Meridiana 2013), Perfavore rimanete nell’ombra (Origini Edizioni 2015) e La drammatica evoluzione (Oèdipus 2016). Suoi testi e recensioni ai suoi libri si trovano in antologie e riviste cartacee e online, tra le quali UT, Poetarum Silva, Nuovi Argomenti, formavera, Soglie, Poesia, Quid Culturae, Atelier, clanDestino e Il primo amore. Con Cos’è il rosso ha vinto il premio Antica Badia di San Savino, il premio Sertoli Salis, il premio Beppe Manfredi Opera Prima e il secondo premio del premio Solstizio Libero De Libero. Ha collaborato con Valigie Rosse e l’Accademia del Ceppo. Attualmente vive e lavora a Firenze.

Sotirios Pastakas

Sotirios Pastakas è nato nel 1954 a Larissa, in Tessaglia, dove è tornato a vivere due anni fa. Ha studiato medicina a Roma, dove ha trascorso alcuni degli anni più significativi per la sua formazione spirituale. Per trent’anni ha lavorato come psichiatra ad Atene. Oltre a psichiatra e poeta, è ideatore di riviste online (Poiein, Thraka, Ftera Xinas), produttore radiofonico e maestro del corso di scrittura vissuta. Ha pubblicato quattordici raccolte di poesie, un monologo teatrale, un libro di saggi e traduzioni di poeti italiani (Sereni, Penna, Saba, Pasolini, Gatto). Proprio la sua dimestichezza con la lingua e con la letteratura italiana ha contribuito in maniera determinante alla messa a punto della sua poetica, caratterizzata da uno stile originale e di grande eleganza formale. Dal ’94 è membro della “Greek Writers Society”. È stato tradotto in dodici lingue e ha partecipato a vari festival mondiali di poesia. Nel Settembre 2001 è stato ospite onorario al “Hawthodern Castle International retreat for Writers” presso Edimburgo. Il suo libro Trilogia (ed. Parousia, 2012) è stato pubblicato negli Stati Uniti nel 2015 col titolo Food Line, tradotto da Jack Hirschman e Angelos Sakkis. Il suo primo libro di racconti Il Dott Ψ e I suoi pazienti è stato pubblicato nel 2015 da Melani editore, Atene. Nel giugno del 2001 ha rappresentato la Grecia a Verona alla “World Poetry Academy”sotto l’egida dell’Unesco. Nel luglio del 2007 ha partecipato al “San Francisco International Poetry festival” ed è stato poi ospite a Izmir (2012), al Cairo (2013) e a Instabul (2014). Per “Casa della poesia” ha preso parte agli incontri internazionali di poesia di Sarajevo nel 2006, nel 2009 a “VersoSud” (Reggio Calabria) e all’omaggio ad Alfonso Gatto a Salerno in occasione del Centenario della sua nascita. Nel 2010 a partecipa a “Ritratti di poesia” (Roma), “Letture Mediterranee” (Baronissi), “La poesia resistente! (Napoli), “Poeti in libertà” (Siena) e a maggio del 2015 all’evento “La poesia resistente” a Baronissi. Del 2016 è l’antologia della sua poesia Corpo a corpo, suo primo libro in italiano (Multimedia Edizioni). A Sotirios Pastakas viene assegnato il Premio Annibale Ruccello per la Poesia dello Stabia Teatro Festival. Ha vinto il concorso “Ritratti di Poesia.140” – II sezione (Europa) per il 2016. In italiano le sue poesie sono apparse sull’Almannaco dei poeti #1, (Raffaelli Editore, 2013), su Fermenti, L’Inferra, Capoverso e L’ immaginazione, oltre che su varie riviste elettroniche.

Alexandra Petrova

Alexandra Petrova è una poetessa e scrittrice russa. Nata a San Pietroburgo, ha vissuto per alcuni anni a Gerusalemme e nel 1998 si è trasferita a Roma. Ha pubblicato le raccolte poetiche LInija otryva (Punto di stacco, 1994), Vid na žitel’stvo (dal significato di Permesso di vivere, ma anche Permesso di soggiorno e Veduta sull’esistenza, 2000) e Tol’ko derev’ja (Solo alberi, 2008). Con gli ultimi due volumi è stata finalista al premio Belyj. Nel 2005 esce la raccolta in lingua italiana Altri fuochi per Crocetti editore. Ha partecipato a numerose letture individuali e pubbliche durante manifestazioni culturali e festival internazionali. E’ in uscita il romanzo Appendiks (Appendice). Foto di Thomas Langdon.

Umberto Piersanti

Umberto Piersanti è nato a Urbino, dove tuttora vive e insegna. Ha pubblicato numerose raccolte poetiche (tra cui I luoghi persi, Einaudi 1994 e L’albero delle nebbie, Einaudi 2008), saggi e opere di narrativa (l’ultima, Cupo tempo gentile, Marcos y Marcos 2012, ambientata a Urbino tra il 1967 e il 1969, evoca gli anni cruciali della contestazione); è anche autore di film (L’età breve, 1969, Sulle Cesane, 1982). Il suo ultimo libro di poesie si intitola Nel folto dei sentieri (Marcos y Marcos, 2015).

Bice Previtera

Bice Previtera. Personalità poliedrica, Bice Previtera nasce a Messina il 26 novembre 1964. Di formazione classica, diventa medico con varie specializzazioni e manager in ambito economico sanitario. Parallelamente sviluppa l’amore per la poesia dall’età di 14 anni. Ha pubblicato Inventario delle attese (1980-2010) (Cattedrale, 2012) e In filigrana (Curcio, 2015).

Francesco Scarabicchi

Francesco Scarabicchi (Ancona,1951) ha pubblicato, in versi, La porta murata (Residenza, 1982), Il viale d’inverno (L’obliquo, 1989), Il prato bianco (L’obliquo, 1997), Il cancello (peQuod, 2001), L’esperienza della neve (Donzelli, 2003), Il segreto (L’obliquo, 2007), L’ora felice (Donzelli, 2010), con ogni mio saper e diligentia – Stanze per Lorenzo Lotto (Liberilibri, 2013). Ha tradotto da Machado e da Lorca: Non domandarmi nulla (Marcos y Marcos, 2015). Una scelta delle sue cronache d’arte 1974-2006 in L’attimo terrestre (Affinità elettive, 2006). Ha ideato e dirige, dal 2002, il periodico di scritture, immagini e voci nostro lunedì. (Foto di Elena Pascolini).

Davide ScartyDoc Passoni

Davide ScartyDoc Passoni, classe 1985. Divoratore di caramelle. Ha iniziato a perdere i capelli in prima superiore. Ha perso i denti in terza superiore per eccesso di skatebording. Ha perso il lume della stupidità troppo tardi, ma non c’è mai un “troppo tardi”, se si è ancora vivi. Il suo punto di riferimento sono gli eventi atmosferici, i film trash, i supereroi Marvel e le tette d’ogni forma e misura; nutre interesse per il comportamento dell’acqua, i monaci Shaolin e Dio nelle più disparate accezioni complottistiche. Musicista e poeta laureato in Fashion Design. In primis Bagnino ed Animatore Sociale Esperto in Musicoterapia. Calca i palchi del Poetry Slam da anni raggiungendo ottimi risultati. È presente nelle antologie incastRIMEtrici vol.2 e vol.3 a cura di Marco Borroni come slammer e critico, nonché in Periferie Arrugginite a cura di Marco Philopat e Lello Voce come vincitore (Eell Shous) del Premio Dubito 2014. Una sua analisi sulle differenze tra metrica poetica e metrica rap è contenuta nel volume 26 de I Quaderni della Ricerca a cura di Paolo Giovannetti per Università IULM. Nel 2016 viene annoverato tra gli slammer italiani della Guida liquida al Poetry Slam di Dome Bulfaro. Pubblica 4 album musicali per Irma Records Bologna. il più recente col progetto Eell Shous, frutto della collaborazione con Marco Tempo Lombardo, dal titolo Buona Colazione. Campione Lombardo del Poetry Slam LIPS 2015. Nello stesso anno vince il Poetry Slam durante il Festival delle Letterature dell’Adriatico #FLA2015. Coordinatore del campionato LIPS Lombardia 2015/2016. Si è selfie-pubblicato due libri uno più brutto dell’altro ma con copertine e titoli bellissimi. Poi altre cose.

Alessandro Seri

Alessandro Seri ha pubblicato le raccolte di poesia E mi guardi con gli occhi di un gatto nero e Rampe per alianti, il dramma teatrale Il Monaco successivamente portato in teatro curandone la regia e il romanzo Fil Rouge, le lettere segrete di Yvette Mirabeau. Suoi testi sono apparsi in molte antologie e sono stati tradotti in inglese, portoghese e spagnolo. È ideatore del premio “Poesia di Strada” giunto alla XVIII edizione, curatore del festival “Licenze Poetiche” e della rassegna musicale “Pomeridiana” per il Macerata Opera Festival. Dal gennaio 2010 è presidente dell’ADAM (Accademia Delle Arti Macerata).

Rossella Renzi

Rossella Renzi vive a Conselice (Ra), dove lavora come insegnante. Dal 2003 è redattrice di “Argo – Rivista d’esplorazione”, per la quale coordina la rubrica di poesia “Pezzi di vetro”; per la Casa Editrice Kolibris cura il blog “Donne in poesia”. Ha collaborato alla realizzazione del blog www.ipoetisonovivi.com, selezionando i testi per la Scuola Primaria. Numerosi sono gli interventi su riviste di critica e letteratura (Graphie, Atelier, La Mosca di Milano, Clandestino, Farepoesia, Land, Le voci della luna). E’ tra i curatori del volume L’Italia a pezzi. Antologia dei poeti italiani in dialetto e in altre lingue minoritarie (Gwynplaine edizioni, Ancona 2014), e di Argo, Annuario 2015, Poesia del nostro tempo (Gwynplaine edizioni, Ancona 2015). I giorni dell’acqua è il suo primo libro in versi, uscito nel 2009 per L’arcolaio (Forlì), per la stessa Casa Editrice esce, nel marzo 2015, Il seme del giorno, con la prefazione di Gian Mario Villalta (finalista al Premio Carducci e 2^ classificato al premio internazionale Don Luigi Di Liegro). E’ presente nel volume I volti delle parole – 65 fotografie di poeti-, a cura del fotografo Daniele Ferroni (Fondazione Tito Balestra, 2014) e su diverse antologie, tra cui Salvezza e impegno, a cura di Alessandro Ramberti (Fara Editore, 2010) e Il Canto della Terra, a cura di Maria Inversi (Samuele Editore, 2011). In dialogo col musicista Mirco Mungari lavora ad un progetto sulla contaminazione tra parola e suono, intitolato mousikè techne. Organizza eventi legati alla poesia, laboratori di lettura e scrittura nel suo territorio.

SPARAJURIJ

SPARAJURIJ nasce alla fine del secolo scorso per esercitare “scrittura totale” integrando elementi verbali, visivi e performativi della parola. Dopo l’esordio con Noibimbiatomici (Celid, 2001), ha pubblicato prose e poesie su antologie e riviste. L’attività del collettivo è stata premiata in numerosi poetry slam internazionali e nel primo Poetry Slam a squadre organizzato durante Romapoesia 2003. Al video Un appunto importante è stato assegnato il Primo Premio al DoctorClip, Festival italiano di videoclip di poesia nato a Roma nel 2005. Per No Reply ha curato la collana “Maledizioni”, dedicata alle voci nuove della poesia italiana di ricerca, e nel 2010 ha fondato la rivista letteraria «Atti impuri». Nel 2015, a firma SPARAJURIJ, scritto da Elisa Baglioni e Francesco Ruggiero, è uscito il reportage letterario Viaggiatori nel freddo. Come sopravvivere all’inverno russo con la letteratura, edito da Exòrma Edizioni. Francesco Ruggiero vive a Torino. Fondatore di sparajurij, ha pubblicato prose di viaggio su «Il Reportage» e si occupa di letteratura italiana contemporanea. Elisa Baglioni ha vissuto a Mosca per diversi anni. Si dedica alla traduzione letteraria e allo studio della poesia del periodo tardo-sovietico. Ha curato in traduzione italiana M. Ajzenberg, Poesie scelte (Transeuropa, 2013) e V. Nekrasov, Vivo vedo. Poesie scelte (Transeuropa, 2014).

Myra Jara Toledo

Myra Jara Toledo è nata a Lima nel 1987, e vive a Roma. Ha studiato letteratura in Perú, in Germania e in Italia, e ha praticato Danza Contemporanea a Lima e a New York; ha fatto parte per due anni (2012-2013) dello staff del Festival Internazionale di Poesia di Lima. Le sue poesie sono state pubblicate su riviste di poesia in Messico, Argentina, Perù, Italia e Finlandia. Il suo primo libro libro di poesia, La destrucción es blanca, è uscito in Perù per la casa editrice Lustra nel 2015.

WINSTON McNAMARA

WINSTON McNAMARA: anconetano del 1971, un metro e ottantacinque per settantasei chili di furiosa ironia, polistrumentista autodidatta, ha coprodotto, composto, scritto, arrangiato e registrato più’ di otto album in lingua Inglese ed Italiana, ha prodotto musica per etichette musicali di rilevanza mondiale e suonato su palchi di tutte le dimensioni, in Italia, in Europa. Il suo ultimo Album “Stato Solido”, un tragicomico dipinto dell’ Italia dei nostri giorni, ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti tra i quali la finale del concorso Musicultura 2013 e la partecipazione al premio Buscaglione 2014. Convinto oramai del fatto che la musica sia ridotta a mera divulgazione delle qualita’ taumaturgiche dell’aria compressa, nell’Aprile del 2016, in occasione del referendum abrogativo sulle trivellazioni, in associazione con Full Vacuum, produce un instant ep di sensibilizzazione per le popolazioni autoctone dal titolo Davvero. Ma le popolazioni autoctone non lo ascoltano ed il referendum naufraga. Il nostro si avvilisce profondamente. Nel Giugno dello stesso anno produce una nuova fatica breve dal titolo Gourmet, dove la tragicomicita’ dei precedenti lavori lascia spazio ad uno sconforto che non si fatica a definire monolitico. Nel Settembre successivo manifesta pubblicamente la volontà’ di interrompere la sua ultra ventennale carriera nell ‘ep di commiato Addio musica di merda. Un Vaffanculo fiammeggiante sopra il monte Conero, nei pressi di Ancona, è stato posto dall’amministrazione comunale a memoria di questo fulgido talento scappato in india nel 2017.

Salvatore Ritrovato

Salvatore Ritrovato (1967) ha scritto varie raccolte di versi: Quanta vita, 1997; Via della pesa, 2003, nuova ed. 2015; Come chi non torna, 2008, la plaquette ; Cono d’ombra (con film-dvd, regia di A. Laquidara), 2011; L’angolo ospitale, 2013. Per quanto riguarda il suo lavoro critico, ricordiamo: Dentro il paesaggio. Poeti e natura (Archinto, 2006), La differenza della poesia (puntoacapo, 2009), Piccole patrie. Il Gargano e altri sud letterari (Stilos, 2011), All’ombra della memoria. Studi su Paolo Volponi (Metauro, 2014). Ha avuto esperienze redazionali in giornali, riviste e alla radio. Vari suoi testi sono stati messi in musica e tradotti in diverse lingue. Insegna Letteratura Italiana moderna e contemporanea all’Università di Urbino, dove vive.

Christian Sinicco

Christian Sinicco, nato a Trieste il 19 giugno 1975, poeta. Ha pubblicato: Passando per New York (Lietocolle, 2005); Ballate di Lagosta Mare del Poema (CFR, 2014) con note di Alberto Bertoni e Cristina Benussi. È in uscita il libro d’arte Città esplosa (Galeria Bordas) con uno scritto di Giancarlo Alfano. Ha partecipato a molti festival (AbsolutePoetry, Pordenonelegge, Poesia Festival, Librixia, Festival di Istanbul, di Zagabria, di Mallorca) ed è stato tradotto in diverse lingue. Nella sua città natale ha diretto “Iperporti – Scali internazionali di letteratura e co-” organizzato Trieste Poesia e Oh poetico parco. Nel 2013 ha fondato la LIPS, sigla che ha riunito tutte le scene del poetry slam italiano, ed è stato eletto suo presidente. Caporedattore e collaboratore di “Fucine Mute” fino al 2006, dal 2009 è redattore della rivista Argo, con cui ha curato la più ampia panoramica sulla poesia in dialetto dal 2000 ad oggi, L’Italia a pezzi (Gwynplaine, 2014) e Argo – Annuario 2015 – Poesia del nostro tempo (Gwynplaine, 2015).

Artenca Shehu

Artenca Shehu, nata in Albania cresciuta in Italia. Di sè dice: “Ho tante cose da dire ma le parole non mi conoscono, per questo tento con la poesia di capire il mondo e me stessa”.

Francesco Terzago

Francesco Terzago è nato a Verbania nel 1986, ha studiato Linguaggi e tecniche di scrittura a Padova. Collabora, o ha collaborato, con collettivi, siti internet e riviste quali: AbsolutePoetry, Poesia2.0, Scrittori Precari, Mitilanti. Fa parte della redazione di «In Pensiero» con cui ha pubblicato il saggio “Cina città” e il fotoreportage “La mobilità del marmo” e di «Argo», con cui ha curato “L’Italia a pezzi. Antologia dei poeti in dialetto e in altre lingue minoritarie (1950-2013)” e per il quale è art-director della collana “Argo, annuario di poesia”. Il suo racconto “Buffalo Bill” è uscito con «The eyes can see what the mouth can not say», fanzine di fotografia prodotta da Jacopo Benassi che ha visto tra i suoi collaborato Maurizio Cattelan. Ha pubblicato il saggio “Poesia di strada e Street Art nella società globale e della pubblicità. L’esempio italiano di Ivan Tresoldi e del gruppo H5N1” con «Boll ‘900» e “The spread of Street Art in the South of China” con «Planum, the journal of urbanism»; per «Riders», sempre in collaborazione con Jacopo Benassi, ha pubblicato un reportage sulla cultura motociclistica nel sud della Cina. Francesco è membro del Comitato di Ricerca Inopinatum sulla creatività urbana della Sapienza – Università di Roma. Sue poesie sono presenti in: «Italian Poetry Review», «ClanDestino», «Le Voci della Luna», «Nuovi Argomenti» e «ALI»; e nelle antologie “La generazione entrante” di Ladolfi Editore e “Poeti della lontananza” di Marco Saya Edizioni. I suoi versi sono presenti in rete, nei principali siti e blog di poesia.

Valerio

Valerio in arte Vales, classe ’95, è un rapper/mc nato e cresciuto in Ancona. Si è avvicinato all’hip hop inizialmente tramite il breaking, poi trovando la sua dimensione nell’mcing. Dopo aver partecipato a diversi cipher e contest nella propria città, entra a far parte della crew Ankofunk, creando con gli altri del gruppo la seconda generazione della formazione rap.